Avete presente quando incrociate due bei occhi che vi sorridono e il cuore vi si scioglie come una noce di burro sul pane tostato caldo, io mi sento cosi quando vedo un negozio


 
Lo sapevate che  fare molto shopping può diventare una malattia? Beh,si questa sarebbe la sindrome da acquisto compulsivo è un disturbo del controllo degli impulsi che indica il desiderio compulsivo di fare acquisti, anche denominato shopping compulsivo, acquisto compulsivo, shopping-dipendenza o "shopaholism".
È noto anche con il termine oniomania (dal greco onios = "in vendita," mania = follia) coniato dallo psichiatra tedesco Emil Kraepelin. Kraepelin, con lo psichiatra svizzero Eugen Bleuler, identificò per la prima volta i sintomi associati all'oniomania nel corso del tardo diciannovesimo secolo.
Non è riconosciuto come un disturbo dalla American Psychiatric Association (APA), manuale DSM-V; nonostante questo abbia ricevuto una notevole attenzione dei media.
I soggetti che presentano questo disturbo, soprattutto donne di giovane età, se inizialmente comprano per il piacere che si ricava da un nuovo acquisto, in seguito riportano uno stato di tensione crescente, ed il desiderio di comprare diventa un impulso irrefrenabile.
In seguito all'acquisto compulsivo di oggetti d'ogni tipo, che il più delle volte vengono messi da parte o regalati oppure buttati via, si riscontrano molto spesso sentimenti di colpa e vergogna.
È stata in particolare la studiosa statunitense S.L. McElroy ad occuparsi di questo fenomeno, proponendo i seguenti criteri diagnostici per distinguere le persone che praticano lo shopping come una normale attività, da quelle per cui esso assume caratteristiche patologiche: 
  •   La preoccupazione, l'impulso o il comportamento del comprare non adattivi esperiti come irresistibili, intrusivi o insensati; comprare frequentemente al di sopra delle proprie possibilità oggetti inutili (o di cui non si ha bisogno), per un periodo di tempo più lungo di quello stabilito.
  • La preoccupazione, l'impulso o l'atto del comprare causano stress marcato, fanno consumare tempo, interferiscono significativamente con il funzionamento sociale e lavorativo o determinano problemi finanziari (indebitamento o bancarotta).
  • Il comprare in maniera eccessiva non si presenta esclusivamente durante i periodi di mania o ipomania.
 
 
 
Un film molto bello e divertente,  basato su " l' ossessione dello shopping" è  I love shopping.
I Love Shopping (Confessions of a Shopaholic) è un film  del 2009 diretto da P. J. Hogan, ispirato ai romanzi I Love Shopping e I love shopping a New York di Sophie Kinsella.
Il film racconta le gesta della giornalista Rebecca Bloomwood, interpretata da Isla Fisher, e della sua ossessione nei confronti dello shopping, ritrovandosi indebitata con amici e parenti
Protagonista del film è Rebecca Bloomwood, chiamata anche Becky, ragazza totalmente irresponsabile, ossessionata dallo shopping. Il suo sogno di sempre è quello di scrivere per la rivista di moda "Alette", invece finisce a lavorare per una rivista economica "Far fortuna risparmiando", il cui capo-redattore è Luke Brandon, che fa subito breccia nel cuore di Becky.
Oltre all'amore nella vita di Becky arrivano molte cose, tra cui gli estratti conto delle carte di credito, che hanno sempre cifre troppo grandi per poter essere pagati, quindi lei e la sua migliore amica Suze non fanno altro che inventare scuse. La vita di Becky è fantastica, ora che si è innamorata ed è riuscita ad ottenere un posto alla Tv. Ma anche lì reincontra il suo peggior nemico: l'esattore delle tasse. Becky si rende conto di tutte le menzogne che ha raccontato, e decide di organizzare un piano per pagare tutti gli estratti conto.
La mia citazione preferita di questo film è :"Avete presente quando incrociate due bei occhi che vi sorridono e il cuore vi si scioglie come una noce di burro sul pane tostato caldo, io mi sento cosi quando vedo un negozio."
Vi lascio il trailer qui sotto, un bacio.
 
 
 

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